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6 DEGLI ANNALI


de' liberti, e di tornarli schiavi: pur nulla in comune derogato. — XXVIII. Limitati i dritti dei Tribuni e degli Edili: cura dell’erario variata. — XXX. Vipsanio Lena condannato. Muore L. Volusio. — XXXI. Magistrati eletti alle province non posson dar feste. — XXXII. Fatti sicuri i padroni: Pomponia Grecina al giudizio del marito permessa, assoluta per innocente. — XXXIII. accusati di mal tolto P. Celere, Cossuziano, Capitone, Eprio Marcello. — XXXIV. Liberalità di Nerone: la guerra contro l'Armenia differita si assume seriamente: coll'antica severità e disciplina assodata la milizia, v’entra Corbulone, prende e incendia Artassata. — XLII. P. Suillio condannato a Roma. — XLIV. Ottavio Saetta, d'amor frenetico, Ponzia passa di stoccata: mirabil fede d'un liberto. — XLV. Primo amor di Nerone a Sabina. Poppea. — XLVII. Cornelio Sulla in bando a Marsiglia. — XLVIII. Pozzuolo in rivolta. — XLIX. Peto Trasea un breve decreto di senato impugna per accrescere ai Padri onore. — L. Impudenza de’ publicani: mantenute le gabelle contro gli impeti di Nerone: Proscritte le leggi di ogni comune di publicani sirir là ignote — LIII. Mosse de’ Prigioni in Germania: tosto fatti uscire da’ campi occupati lungo il Reno: presi e uccisi i riottosi. Con pari fato i campi stessi occupano gli Ansibarj. — LVII. Guerra tra Ermunduri e Catti a questi fatale. — LVIII. Albero Ruminale rinverdito.

Anno di Roma DCCCVIII. Di Cristo 55.
Consoli. Nerone Claudio Cesare e L. Antistio Vetere