Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/135

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108 uomini e paraventi.

gia di fiori, assorto in un sogno continuo, giunse al termine di quell’anno; e come la primavera verdeggiante fece ritorno, la sua compagna Comaz, allo spuntare di que’ bei giorni, quando il nuovo canto degli uccelli non consente d’affrettarsi per via, ora tenendosi a lui per mano, era con lui sedendo in lettiga, oggi ad Icudama, dimani a Temma, quando in un luogo, quando in un altro si recava a diporto, come rapita in un’estasi.

Ma frattanto divenivano entrambi la favola del mondo, e il cicaleccio delle famiglie.

«Ecco il giovane alla moda,» si diceva di lui; «ecco il villan rifatto, che tanto ne spende e tanto ne spande di quel caro bianco e di quel carissimo giallo, che altret-