Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/145

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118 uomini e paraventi.

pete come son fatta, che piango per nulla! Niente più che per essere andata a rivedere l’urna del mio povero marito, anche in presenza d’una donna di compagnia, mi commossi a segno da non potermi contenere. Immaginate quel che sarebbe se mi trattenessi a sentire tutto quello che può venir fuori, tra male e peggio, dalla bocca d’una strega indemoniata. Ah! figlio mio, che cattivi gusti! Se non aveste ancora mandato per questa donna, io cercherei di oppormi: ed anche ora che le cose sono andate così, e che la strega è venuta, potreste benissimo scusarvi con lei e rimandarla. Ma figuriamoci! Abbiate almeno la compiacenza di parlare a bassa voce, tanto da sentire fra voi solamente quello che avrete da dirvi. Io me ne vo a recitare le