Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/149

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gione, per cui mi vedete in queste spoglie e con questi arnesi. Mentre però, parlando, facevo sembiante di sorridere, mi sentivo nella persona il sudor della morte.»

«Mi rincresce davvero che sia così: ma con questa guardia continua che mi vien fatta, non sarebbe stato altrimenti possibile dir due parole da solo a sola. Per fortuna io sapeva che mia madre ha orrore di tre cose: dei tuoni, delle zingare, e dei cetriuoli in salamoja. Calcolando pertanto sopra queste sue particolari avversioni, io m’aspettava che, non appena si fosse nominata una strega, sarebbe fuggita in camera a biascicar le sue preci. Ora qui si può piangere o si può ridere di buona voglia, non sarà mai che ci senta. Ma veniamo a noi. Anche Comaz in una sua let-