Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/161

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134 uomini e paraventi.

gnerete riguardarci con lo stess’occhio di compassione, mi perdonerete pure che io vi consideri come mio genero, ed osi pregarvi che a nostro benefizio vogliate alleggerire un poco il vostro forziere. E giacchè questa sera Comaz si recherà inosservata in casa Utacava, di cui per fortuna voi siete intimo, trovatevi là anche voi, e consigliatevi con lei sul miglior partito da prendere.»

Quando Ofana, tra commossa e stanca, ebbe finito di parlare, Sachicci impensierito e distratto rispose: «Non è affare questo da lasciare andar l’acqua alla china: posso io non darmene per inteso? Ma domani chi vorrà sentire i rimproveri di mia madre! Comunque, credo che verrò: anzi aspettatemi di certo. Fra le altre cose io son