Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/185

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e i genitori di lei venissero a stabilirsi qui in Naniva? Non vi pare possibile questa cosa?»

Alla proposta di Ofana, Comaz, benchè soffocata dal pianto, tentò di aggiungere le sue preghiere: «È tale il bene che m’hanno sempre voluto i miei genitori, tanti sono i benefizi che io so d’aver ricevuto da loro, che mi pare superfluo di assicurarvi, che io penso sempre a loro con tutta la tenerezza d’una figlia amorosa: il mio corpo è qui, ma l’anima mia è sempre nel cuor di mia madre. Con questi sentimenti di pietà filiale, io so d’altra parte d’esser figlia d’un militare, e intendo, come l’intenderebbe anche una persona del volgo, che vincolata da doveri a cui non è lecito sottrarsi, io non posso far altro che rimanere in questa terra di