Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/203

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176 uomini e paraventi.

posso vendicarmi altrimenti, anche a costo di farmi del male, voglio sfogare la mia stizza a furia di pugni su questo simulacro di cane.»

In così dire, menando colpi sull’innocente scatola, e rovesciandola, vide uscirne e ruzzolare per terra un involto di cento riô.

«Guarda, guarda! Questo, lo riconosco benissimo, è l’involto di danaro caduto di tasca a me. E come mai sarà penetrato qua dentro? — Comunque sia, ora la vostra promessa di matrimonio non è davvero tal frangente che debba condurci al suicidio, quasi non vi fosse partito da prendere, altro che una subita morte. — Orsù, fatemi sentire che cosa vi ha scritto in proposito vostra madre.»

«Ahimè! questa lettera non farà che ripetere quel che ha detto