Pagina:Tanehiko - Uomini e paraventi, 1872.djvu/35

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8 uomini e paraventi.

teri cinesi di quella poesia, se vi si avesse a mettere il simbolo del volo, si cadrebbe di errore in errore.1 Vedete dunque che qui non si tratta nè di razzolare nè di volare; ma deve leggersi Scichi-tazzu-sava, intendendo queste parole nell’unico senso che si con-

    pur si leggono sci-ghi o sci-chi, ma che invece valgono «Tavolette mortuarie» o «Lapidi mortuarie.» Quel nome dunque significa: «Padule o campo su cui sorgono lapidi mortuarie.» Le parole che aggiunge Tamontarô sembrano far credere che il simbolo cinese dello scighi o beccaccino sia stato messo per errore o per abuso.

  1. Da un’incisione del testo, non meno che da queste parole, si rileva che il vocabolo tazzu «Sorgere, Elevarsi» era scritto sulla pietra del tabernacolo nei caratteri sillabici del Giappone, e non rappresentato per mezzo di un simbolo cinese.