Pagina:Tarchetti - Racconti fantastici, 1869.djvu/108

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e compresi, in una parola, che lo spirito del dottore era partito.

Stetti allora un altro istante ad attendere — la mia mente era in uno stato di esaltazione impossibile a definirsi.

In capo ad alcuni minuti, riprovai gli stessi fenomeni di prima, benchè meno intensi; e la mia mano, trascinata dalla volontà dello spirito, scrisse queste altre parole:

«Lo spirito di Pietro Mariani, ex inserviente dell’Università di Pavia, è innanzi a voi, e reclama la rotella del suo ginocchio sinistro che ritenete indebitamente da undici anni. Rispondete».

Questo linguaggio era più conciso e più energico di quello del dottore. Io replicai allo spirito: Io sono dispostissimo a restituire a Pietro Mariani la rotella del suo ginocchio sinistro, e lo prego anzi di perdonarmene la detenzione illegale; desidero però di conoscere come potrò effettuare la restituzione che mi è domandata.

Allora la mia mano tornò a scrivere:

«Pietro Mariani, ex inserviente dell’Università di Pavia, verrà a riprendere egli stesso la sua rotella».

— Quando? chiesi io atterrito.

— E la mano vergò istantaneamente una sola parola: «Stanotte.»