Pagina:Tarchetti - Racconti umoristici, 1869.djvu/112

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come richiede l’usanza, e avrà pronunciato giudizio sui delitti consumati nella giornata, l’esercito e la popolazione, compresi dalla vostra saggezza, non opporranno altro ostacolo alla vostra ascensione sul trono.

— Mio Dio! io dissi, sotto quali tristi auspici incomincia il mio regno! Ancora non ho posto piede sulle rive de’ miei dominii che una fiera ribellione ne agita metà le provincie, e la parte più valorosa dell’esercito mi abbandona per appoggiarne la rivolta.... Ma andiamo, io proseguii con voce più ferma andiamo a compiere — se ciò s’ha a far subito — questa formalità dell’incoronazione; e quindi se il prode esercito dei Denti neri presterà il suo braccio alla monarchia, non dispero con esso solo di sottomettere i ribelli, di consolidare il mio trono, e di conservare intatte le sacre costituzioni del paese.

— Andiamo, ripeterono in coro i miei ministri facendo atto di adesione alle mie parole.

E uno degli ufficiali aggiunse; l’incoronazione potrà compiersi sul momento: tutto è preparato, il paludamento reale, la corona, il sacro osso nasale....

— Il sacro osso nasale!... interruppi io trasalendo, come sarebbe a dire?

— L’osso di balena che Vostra Maestà introdurrà nelle sue narici reali.

— Nelle mie narici!

— È la consuetudine del paese, è l’obbligo essenziale del re. Vostro padre....

— Lo so, lo so, io interruppi, non prose-