Pagina:Tartufari - Il miracolo, Roma, Romagna, 1909.djvu/38

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pacchi di cartoline illustrate, devo fotografare un gruppo di gitanti, devo... — e s’interruppe di scatto, rivolgendosi dalla parte del Duomo ed esclamando:

— Son qua, vengo subito — e, sberrettatosi con cerimonia frettolosa, scappò via di corsa.

Evidentemente qualcuno lo aveva chiamato dalla soglia della sua botteguccia.

— Ieri è venuto da me a consigliarsi per l’impiego di quella tal somma — disse monsignore a Vanna. — Le proposte giunte da Cortona mi sembrano onestamente vantaggiose e io ho consigliato il Ranieri di concludere.

Vanna aderì con un cenno del capo.

— Sono anch’io di questo parere; ma di affari m’intendo così poco! Penso cosa sarebbe stato di noi, di me e di Ermanno, se quel mio povero Gentile non avesse tenute le sue cose con tanta precisione, e se Bindo Ranieri non fosse così probo e lei, monsignore, non fosse così buono.

Monsignore con gesto dignitoso e cordiale si schermì dall’elogio.

— È un dovere aiutarci a vicenda; e, d’altronde, come lei dice, il suo povero marito ha lasciato le cose in perfetto ordine. Sotto questo punto di vista, lei può vivere tranquilla e accudire con animo riposato all’avvenire del suo bambino.

Infatti, con un patrimonio liquido solidamente impiegato e la pro-