Pagina:Tartufari - Il miracolo, Roma, Romagna, 1909.djvu/54

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profeti, quanti patriarchi! Pare che il cielo si apra e ci mostri una parte di Paradiso!

Serena non l'ascoltava, intenta a guardar le rondini salire e ridiscendere, sfiorando con l'ombra dell'ala le faccie gravi dei giudici d'Israele e le tuniche ricadenti dei cherubini. Due rondini s’incrociarono e confusero il frullio delle loro penne intorno al capo della Vergine, sotto il padiglione, nel portale di mezzo.

Serena domandò:

— Perchè gli uccelli gridano quando volano? Zia Domitilla Rosa, dimmi perchè?

— Perchè sono contenti, perchè esaltano anche essi la gloria del Signore.

Dal portale un'onda impetuosa di suono irruppe, simile al grido esultante di mille cuori, e Domitilla Rosa, già turbata dal fremito precursore dell'estasi, entrò nella chiesa, trascinandosi dietro Serena. Una esaltazione di gioia la travolgeva verso il fondo della navata, dove le spire odoranti dell'incenso s'innalzavano lentamente, in volute grevi, e dove i lumi segnavano liste di fiamma. Dal coro le voci dei cantori, alcune tonde e piene, talune acute e squillanti, modulavano le strofe dei salmi sopra l'accompagnamento dell'orchestra.

Domitilla Rosa andò prima a genuflettersi nella cappella di sinistra, innanzi al reliquiario del Corporale, e si recò poscia a destra, nella cappella della Madonna, dov'ella era sicura che il Beato Angelico aveva dipinto, tenendo aperti per grazia