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Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/173

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La giovanetta si sollevò sui guanciali, protese le braccia nell'oscurità, quasi a implorare miseri cordia, e pianse interminabilmente sottovoce, come un povero bimbo febbricitante che pianga per esalar la sua pena e che non abbia nessuno vicino a sè, da cui trarre lenimento a' suoi mali.