Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/244

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pagamento sereno procurato dalla contemplazione di certi altri.

Un grembiale di Anna Maria, ad esempio, un grembiale nero a piccoli fiorellini bianchi, irritava rinsolentello in modo speciale, e Flora soffriva al punto da impallidirne, allorché Anna Maria le si presentava ricoperta di quell'antipatico indumento.

Contrario effetto produceva una cravatta verde di Renato, che Flora contemplava lungamente, con un benessere ineffabile diffuso per tutte le vene.

Ma, in quel pomeriggio, il signorino doveva trovarsi in disposizioni di clemenza, perchè Flora si sentiva perfettamente quieta e felice.

Guardava il cielo, ascoltava le gaie voci delle rondini, annegava l'occhio nella bionda luce del sole primaverile e lasciava galleggiare il pensiero sull'onda placida di un mare sterminato, i confini di cui si perdevano entro un fluttuar leggero di vapori.

L'onda la sorreggeva, cullandola; sopra il suo capo il cielo si apriva libero ed ampio, ed ella sorrideva alla luce che le appariva benefica, sor rideva all'aria che le blandiva la faccia, sorrideva a sé ed alla vita, che la benediva, dispensiera di gioia e di bontà.

A un tratto si aggrappò ai braccioli della pol trona, sollevò il busto e, col viso proteso, l'oc chio intento, la fronte madida, scolorite le lab bra e il petto ansante, aspettò che si compisse il fatto inatteso e divino, di cui presentiva la vo luttà tormentosa. Una nube le passò davanti allo sguardo, un gelo di morte la strinse, poscia ogni fibra di lei sussultò, e il piccolo essere, immoto fino allora, guizzò per due volte nelle sue viscere,