Pagina:Tartufari - Roveto ardente, Roma, Roux, 1905.djvu/251

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licità. E felicissimo egli era infatti, lodandosi ogni giorno più di avere commessa quella che i suoi amici intimi chiamavano una grande pazzia. Adriana era per lui l'ideale delle mogli. Allegra, sapendo spender bene il proprio danaro, intelli gentissima nell'ordinare i pasti alla cuoca, sapiente nello scegliere i più delicati manicaretti, quando di sera, dopo il teatro, se ne andavano a fare gli sposini in qualche ristorante di lusso, docile a tutt'i senili capricci di lui, pronta sempre a tutte le eccentricità, contenta di rimanersene a letto tino a mezzogiorno, contenta di coricarsi alle due del mattino, contenta di capovolgere l'ordine della giornata.

Il colonnello trovava in lei la gaia compia cenza di un'amante senza scrupoli e la solida amicizia di una moglie fedele; perchè Adriana gli era fedele senza restrizione, giudicando oramai la virtù meno faticosa e più remunerativa del vizio. La confessione che, lealmente, Adriana gli aveva fatto, in mezzo a un profluvio di lacrime e alla vigilia delle nozze, narrandogli come il primo marito si era suicidato per lei, era servita ad accrescere, per il colonnello, il valore dell'ac quisto. Una donna, che ha provocato il suicidio pas sionale del primo marito, deve possedere in sè stoffa quanto basta a rendere beato il secondo!

Adriana abbracciò con tenerezza vivace la fi gliuola, interessandosi minuziosamente alle varie fasi del suo stato, e volendo rendersi conto di persona se il corsetto di Flora non fosse troppo stretto. Le mamme, si sa bene, debbono sacrificare tutto, la vanità compresa, ai loro piccini! E la