Pagina:Tasso, Torquato - Il Re Torrismondo, Pisa, 1821.djvu/45

Da Wikisource.

ATTO SECONDO 41

Di quella passion, che dentro abbonda.
Ed or nel Signor nostro effetti adopra
L’infinita allegrezza, o così parmi,
Qual suole in altri adoperar la doglia.
Signor, se con sì ardente e puro affetto
Amate il nostro Re, giurar ben posso,
Ch’è l’amor pari, e l’un risponde all’altro:
E non ha, quanto il Sole illustra, e scalda,
Di lui più fido amico.

TORRISMONDO

Esperto il credo;
Anzi certo sou io, che ’l ver si narra.

MESSAGGIERO

Ei delle vostre nozze è lieto in modo,
Che ’l piacer vostro in lui trasfuso inonda,
A guisa di gran pioggia, o di torrente.
Gioisce al suon di vostre lodi eccelse,
O per l’arti di pace, o di battaglia.
Gioisce, se i costumi alcuno esalta,
E racconta i viaggi, i lunghi errori,
La beltà della sposa, il merto, i pregj;
E del padre, e di voi sovente ei chiede.

TORRISMONDO

N’udrà liete novelle. E lieto ascolto
Le vostre anch’io; ma del camin già lasso
Deh! non vi stanchi il ragionar più lungo.
Sarà de me raccolto il Re Cermondo,
Com’egli vuole; è suo de’ Goti il regno.
Non men, ch’egli sia mio: però comandi.
Voi prendete riposo; e tu ’l conduzi.
Alle sue stanze, e sia tua cura intanto,
Ch’egli onorato sia; chè ben convensi