Pagina:Tasso, Torquato - Il Re Torrismondo, Pisa, 1821.djvu/7

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AL SERENISSIMO

SIGNOR DON

VINCENZO GONZAGA

DUCA DI MANTOVA, E DI MONFERRATO, ec.




La tragedia per opinione di alcuni è gravissimo componimento; come ad altri pare, affettuosissimo, e convenevole a’ giovanetti, i quali, oltre tutti gli altri, par che ricerchi per uditori. E benchè queste due opinioni pajano fra se contrarie, e discordi; ora si conosce, come possano amichevolmente concordare, perché V. A. nel fior degli anni suoi giovenili, dimostra tanta gravità di costumi e tanta prudenza, ch’a niuno altro Principe par che si convenga più questo Poema. Oltra a ciò, la Tragedia per giudizio d’Aristotele nell’esser perfetto supera ciascun’altro, e voi sete Principe, ripieno d’ogni perfezione, come quello, a cui non mancano l’antiche ricchezze, nè le virtù, e la gloria degli antecessori, nè i nuovi ornamenti accresciuti dal Padre alla vostra nobilissima stirpe, nè il proprio alore, e la propria eccellenza in essercitar le Armi, e le Lettere, nè l’azione, nè la contemplazione, e particolarmente nella Poesia, nella quale ancora può essere annoverato fra’ Principi, che nobilmente hanno scritto, e poetato. A V. A. dunque, ch’è perfet-