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96.
Dice a la sua donna che, quanto piú conosce del suo core,
tanto meno gli presta credenza.
Donna, quanto piú a dentro
Conobbi il vostro core,
Tanto a darvi credenza io son piú tardo,
Nè stimo quel di fòre;
5Io dico un vago inchino, un dolce sguardo,
Un dir — Nel foco io ardo — ,
Un scolorir di viso,
Un dolente sospiro, un lieto riso.