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125.


Prega la sua donna che non le spiaccia ch’egli

canti e pianga per lei.


Al bel de’ bei vostri occhi, ond’arde Amore
     E Febo splende, e l’uno e l’altro spira
     Spirto che l’alme al ciel rapisce e tira,
     4Era intento il mio guardo e fiso ’l core:
Indi attendeva in me sol quel furore
     Ond’altri, poetando, a gloria aspira,
     Ma doppio venne e ’l cor sí ne delira
     8Che stima senno il forsennato errore.
Lasso, ben d’eloquenza in me feconda
     Vena s’aprí, ma sorse anco di pianto
     11Fonte, che ’l dolce mescolò d’amaro.
Or, se piú questa in me che quella abbonda,
     D’essere insieme a voi non sia discaro
     14Onorata di lagrime e di canto.