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129.


Assomiglia la sua donna a diverse meraviglie.


Qual piú rara e gentile
     Opra è de la natura o meraviglia,
     Quella piú mi somiglia
     La donna mia ne’ modi e ne’ sembianti.
     5Dove fra dolci canti
     Corre Meandro o pur Caistro inonda
     La torta obliqua sponda,
     Un bianco augel parer fa roco e vile
     Nel piú canoro aprile
     10Ogni altro che diletti a meraviglia:
     Ma questa mia, che ’l bel candore eccede
     De’ cigni, or che se ’n riede
     La primavera candida e vermiglia,
     L’aria addolcisce co’ soavi accenti
     15E queta i venti — col suo vago stile.