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214.
A le dame de la serenissima Duchessa di Ferrara.
Vaghe colombe, che giungendo i rostri
Senza numero alcun doppiate i baci
E fate dolci guerre e dolci paci,
4Miri la donna mia gli affetti vostri:
— Coppia, dica, gentil, che fuor dimostri
Come dentro d’amore ardi e ti sfaci
E lusingando al tuo voler compiaci,
8Quanto son men felici i desir nostri;
Ch’or vergogna li frena ed or timore
Sí che di mille appena un resta pago
11Talora, e par maravigliosa sorte.
Non de’ piaceri a noi dato è consorte
Ma de’ pensieri; ed al marito il vago
14Preponsi, e dolce è sol furtivo Amore. —