Pagina:Tasso - Rime d'amore.djvu/349

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255.


Mentre in grembo a la madre Amore un giorno
     Dolcemente dormiva,
     Una zanzara zufolava intorno
     Per quella dolce riva,
     5Disse allor, desto a quel susurro, Amore: —
     Da sí picciola forma
     Com’esce sí gran voce e tal rumore
     Che sveglia ognun che dorma? —
     Con maniere vezzose
     10Lusingandogli il sonno col suo canto
     Venere gli rispose: —
     E tu picciolo sei,
     Ma pur gli uomini in terra col tuo pianto
     E ’n ciel desti gli dèi. —


256.


Amor, che qui d’intorno
     Or fai ben mille scherzi e mille giri
     S’ardisci numerar tante mie pene
     E tanti miei sospiri,
     5Che son piú de l’arene,
     Piú de l’onde del mar, piú de le stelle,
     Racconta a la mia donna e queste e quelle;
     E di’ ch’io vivo a ciò che resti in vita
     La mia doglia infinita.