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[Ad istanza del signor Emilio Leoni.]


Donna, ch’a l’amor mio premio d’amore
     Deste gran tempo in guisa tal ch’unita
     La mia sembrava con la vostra vita
     4E col mio fido il vostro gentil core,
Ben fu crudel menzogna e falso errore
     Che v’ha da me divisa e ’ncrudelita,
     Perché da me non fu mai voce udita
     8Contra l’onestà vostra e ’l vostro onore,
Né s’udirà giammai: che se la move
     O giusta ira o dolore od altro affetto,
     11Biasmo fortuna e l’altrui torto indegno.
Ma per sospiri il mio infiammato petto
     E la mia fede per veraci prove
     14Placar non puote il vostro fero sdegno.