Pagina:Tassoni, Alessandro – La secchia rapita, 1930 – BEIC 1935398.djvu/30

Da Wikisource.


CANTO SECONDO

ARGOMENTO

               Mandano i bolognesi ambasciatori
          due volte a dimandar la secchia in vano:
          onde con fieri ed ostinati cori
          s’armano quinci e quindi il monte e ’l piano.
          Chiama Giove a concilio i dèi minori,
          contendono fra lor Marte e Vulcano:
          Venere si ritira e si diparte,
          e ’n terra se ne vien con Bacco e Marte.


1
     Giá il quarto dí volgea che vincitori
diêr la rotta a’ Petroni i Gemignani,
e per l’ira che ardea ne’fieri cori
restavano anco i morti in preda ai cani;
quando in Modana entrâr due ambasciatori
con pacifici aspetti e modi umani;
e smontati al Monton col vetturino,
chiesero a l’oste s’egli avea buon vino.
2
     Indi un messo spedîr per impetrare
cbe l’ordine ch’avean fosse ascoltato.
Cominciò il campanaccio a dindonare,
e in un momento s’adunò il senato.
Andâr gli ambasciatori ad onorare
Alessandro Fallopia e Gaspar Prato,
e li condusser per diritta strada
a la sala ove il duca or tien la biada.