Pagina:Tassoni, Alessandro – La secchia rapita, 1930 – BEIC 1935398.djvu/313

Da Wikisource.

rime 307

     Anima vil se’ tu, nata al fenile,
nudrita nel letame e nel fetore,
cresciuta con i porci nel porcile;
io vivo ricco del natio splendore,
     tu di pidocchi carco, abietto e vile
stai sotto l’ombra del tuo disonore.
 Ma senti, detrattore
de l’altrui fama: raffrena l’ardire
de la tua lingua mentitrice e l’ire,
 e, se mi vuoi schernire
ed ingiuria maggior farmi da buono,
cacciami il naso in c... che ti perdono.

XXVIII

Sopra Modena.

     Modana è una cittá di Lombardia,
che nel pantan mezza sepolta siede;
ove si suol smerdar da capo a piede
chi s’imbatte a passar per quella via.
    Scrive un antico autor che quivi pria
fu de le rane giá l’antica sede,
e ch’una vecchia al luogo il nome diede,
Modana detta, che vi fea osteria.
     Non ha laghi vicin, selve, né monti,
lontana al fiume e piú lontana al mare,
e dentro vi si va per quattro ponti.
     Ha fra l’altre una cosa singolare,
che zappando il terren nascono fonti,
sì che per sete non si può pigliare.
 Ha una torre, che pare
un palo capovolto, e le contrate
corron di fango e merda a mezza estate;
 le case affumicate
con portici di legno in sui balestri
e catapecchie e canalette e destri,