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canto terzo 51


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     Campogaiano poscia e San Martino
mandaron cinquecento a la pedestre,
ch’aveano per insegna un Saracino,
e armati eran di ronche e di balestre.
Mauro Ruberti ne tenea il domíno,
sovrastante maggior de le minestre;
vo’ dir che de le bocche avea la taglia,
e dovea compartir la vittovaglia.
40
     Zaccaria Tosabecchi allor reggea
di Carpi il freno, uom vecchio e podagroso,
a cui l’etá il vigor scemato avea,
ma non lo spirto altero e bellicoso.
Una figlia al morir gli succedea
che ’l conte di Solera avea per sposo,
zerbin de la contrada e falimbello,
di Manfredi cugin, detto Leonello.
41
     Venne al vecchio desio d’esser quel giorno
in campo, e armò pedoni e cavalieri;
e una lettiga fe’ senza soggiorno,
che portavano a man quattro staffieri:
laminata di ferro era d’intorno,
e si potea assettar su due destrieri:
una tal poscia forte a maraviglia,
ne fece il contestabil di Castiglia;
42
     e in Borgogna l’usò contra i moschetti
del bellicoso re de’ fieri Galli.
Zaccaria venne con ducento eletti,
parte asini col fren, parte cavalli;
ma i pedoni a tardar furon costretti,
che ’l conte, che dovea tutti guidalli,
lasciò il suocero andar per la piú corta,
e restò con la sposa a far la torta.