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Atto quarto, Scena unica 127

senza base di questa visione,
le torri dalle nubi incoronate,
i palazzi magnifici, i solenni
templi e l’intero globo stesso e quanto
dentro di se contiene, svaniranno
un giorno senza pur lasciare traccia
più di quella che l’insostanziale
vision nostra abbia lasciato. Noi
siamo tessuti con la stessa trama
dei sogni ed è la piccoletta vita
nostra dal sonno circondata! Or sono,
signore, un poco stanco ed è confuso
questo vecchio cervello. Ve ne prego,
andate nella mia grotta e là dentro
riposatevi. Io voglio fare un giro
o due, per trovar calma all’agitata
anima mia.171-2

Ferdinando e Miranda.


                           Ve l’auguriamo.

Prospero.


                                                      Vieni
come il baleno!
A Ferdinando e Miranda.
                              Grazie.
Exeunt.
                                            O Ariele
Vieni!