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148 la tempesta


suddito alcuno. Ve ne prego, date
uno sguardo là dentro. Poi che il mio
ducato mi rendeste, compensarvi
io cercherò con egual cosa o al meno
tal miracol mostrarvi che vi faccia
lieto così come lo son del mio
ducato.
Si apre la grotta e lascia
vedere Ferdinando e Miran-
da che giocano a scacchi.

Miranda.


O mio dolce signor, giuocate
ingannandomi.

Ferdinando.


No, mio caro amore:
non lo darei pe 'l mondo intero.

Miranda.


Sì:
ma venti regni mi disputereste
ch'io pur direi che il vostro giuoco è buono.

Alonzo.


Se un'altra visione è questa della
Isola, ben due volte un caro figlio
ho perduto!