Pagina:Tempesta.djvu/166

Da Wikisource.

150 la tempesta


Forse è la Dea che ci ha salvati e tutti
ci ha radunati qui?

Ferdinando.


Sire, è mortale
ma è mia per immortale provvidenza.
Io la scelsi allorchè più non potevo
chieder consiglio al padre mio, nè pure
credea di averne ancora uno. Ella è figlia
di quel ben noto duca di Milano
di cui sì spesso ho udito, senza pure
averlo visto prima. È da costui
che ho ricevuto una seconda vita
ed un secondo padre or mi procura
questa signora.

Alonzo.


E sarà il suo! Ma come
sembrerà strano che il perdono invochi
da mio figlio!

Prospero.


Ora basta, Sire. È vano
aggravare il ricordo con un peso
già dileguato.