Pagina:Tempesta.djvu/170

Da Wikisource.

154 la tempesta


bravo, forte e regal vascello abbiamo
in ordine trovato ed il padrone
che saltava di gioia nel vederlo.
In un battibaleno e, non vi spiaccia,
sempre sognando forse, siamo stati
di là tratti e condotti qui che ancora
ci fregavamo gli occhi.

Ariele.


a Prospero
Ho fatto bene?

Prospero.


ad Ariele
Bene, o mio diligente, e tu sarai
libero!

Alonzo.


Ecco il più strano labirinto
che un uomo abbia percorso. In tutto questo
v'è più grande potere che non abbia
la natura. Bisogna che la nostra
scienza un qualche oracolo corregga.

Prospero.


O sire e mio Sovrano, il tuo pensiero
non faticare sopra la stranezza
di questi fatti. Quando avremo il tempo ‒