Prospero.
Sì! Per questo credi
far grandi cose sol perchè calpesti
il fango dell’amaro abisso e scorri
sull’aspro vento settentrionale
e - per il mio servigio - entro le vene
della Terra ti chiudi allor che il gelo
la stringe tutta.
Ariele.
Non è ver, signore!
Prospero.
Tu mentisci, o maligno spirto. Hai dunque
dimenticato Sicoràx, l’infame
strega che gli anni e che l’invidia al pari
di un cerchio avean ricurva? Dimmi, l’hai
dimenticata?
Ariele.
No, signore.
Prospero.
L’hai
dimenticata! Ove era nata? Dimmi!
Ariele.
In Algeri, o signore!