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Pagina:Teoli - Teatro Historico di Velletri.djvu/248

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per la bellezza datali dal Creatore, levatosi in superbia, e da quella in tutto cecato, non conoscendo se stesso, mentre volse metter la sua Sede in Aquilone à paro di quella di Dio, fù miserabilmente con tutti i suoi seguaci scacciato, e messo nel profondo dell'Abisso; è intervenuto à quelli empij Cittadini traditori della Patria propria, come dalle vostre gratissime lettere havemo inteso, percioche, mentre non conoscendo l'esser loro, cercavano di dar in mano di Potestà empia, e scelerata voi, e la Città vostra, fedeli di Santa Chiesa; sono stati con molto trionfo vostro scacciati dalle proprie case, donde dovemo rendere gratie al Signore, il quale resiste alli superbi, e li disperde; e inalza l'humili, e esso è stato che hà provisto che la sua Santa Chiesa non sia ita in mano de' Tiranni. Rendiate ancor voi gratie à Dio, insieme con Noi, e rallegratevi della fuga, e persecutione di questi empij traditori percioche, dilettissimi, havete fatto un opera segnalata, per servitio de Dio, e della sua Chiesa, e meritate, che per l'avvenire se ne tenghi memoria, havendo liberata la Patria vostra dalla Seditione Civile, oltre, che vi havete apparecchiati honorati Luoghi in Cielo, e Noi con ogni maniera di Laude vi commendiamo, e v'essaltiamo; essortandovi, che, come fin'hora fidelmente vi sete portati per liberar. e custodire cotesta vostra Cattolica Città, per honore, et obedienza della Santa Chiesa, così vogliate perseverare; offerendovi con tutto il Cuore, e con ogni prontezza d'Animo tutto quello, che torna in beneficio, et honor vostro, e della vostra Città; e perchè ci domandiate al presente Cento Fanti per diffesa vostra, ve li mandiamo; se d'altre genti havete di bisogno, scriveteci, che ò Fanti, ò Cavalli, che domandarete, in quel numero, che bisogna, ve se manderanno. Appresso ci par conveniente, che, ad perpetuam rei memoriam, li detti empij Cittadini, hora essuli, si diffidassero, e le lor Case si rovinassero sin da' fondamenti, acciò fosse essempio à tutti quelli, che per l'avvenire tentassero un simil atto contro la Patria, e la Sede Apostolica. Non vi scriviamo altro, se non che delle occorrenze vostre, e di quel che vi farà bisogno, per salute di quella Città, e della Chiesa, ci scriviate spesso. Data in S.Pietro li 6. di Gennaro 1408.
Che oltre all'esilio, e diffidatione, fossero demolite le Case di