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Fauni fuit uxor nomine Fatua, quæ assiduè divino spirito impleta, velut per furorem, futura a præmonstrabat. Pomponio Leto vuole, che li fosse sorella, Fauni soror Fatua, vaticinatrix. Ma Lattantio, seguitando il parere di Giustino, vuole che li fosse moglie, e perche s'imbriacò, il Marito la battè tanto crudelmente con verghette di Mirto, che l'uccise, Fatua alii dicunt fuisse uxorem Fauni, quæ, quia contra morem, decusq. Regium clàm vini ollam ebiberat, et ebria facta erat, virgis mirtheis à viro usque ad mortem cæsa. Ma poi pentitosi della usata crudeltà, per il gran desiderio, che di lei haveva, l'adorò per Dea; e per questo mi dò à credere, che Fauno fosse stimato primo inventore del culto de' Dei nel Latio, al parer del Leto, anzi egli lo giudica il primo Rè, dicendo, Faunus omnium Regum antiquissimus in Latio fuit. Questa Fauna fù ancora chiamata la Dea Bona,della quale tanto si burla Arnobio1, dicendo, Fauna Fatua, Fauni uxor, Bona Dea quæ dicitur, sed vino melior, et laudabilior potu. Di questo Fauno narra Plutarco, ch'egli dasse albergo ad Hercole, quando da Spagna conduceva li buovi di Gerione, ma perche il crudele soleva sagrifigare li suoi hospiti à Mercurio, di cui vanamente si reputava figlio, volendo far l'istesso d'Hercole, fù da lui ucciso. La varietà del tempo mi dà per sospetto questo racconto. Dirò quello registra Alessandro, che li ciechi Gentili stimarono questo crudele per Semideo, e li fecero sacrificij, ma di capre, Fauno quoquè Capram immolabant, quamvis semideo. Fù suo soccessore, doppo XXX. Anni di Regno, Amno Faunigena nell'Anno del Mondo MMM.DCC.LXXVII. questo possedè il Lago di Perugia, e diede per moglie à Trasimeno figlio di Tirreno, Agellina sua figlia, onde per l'avvenire questo Lago (e segue ancora) si chiamò il Lago Trasimeno. Morì Amno doppo haver regnato LIV. Anni , et hebbe il Regno Vulcano, che visse XXXVI. Anni, a cui seguitò Marte Latino, detto Giano Iuniore: e fù il quarto c'havesse havuto il nome di Giano, governò XXIII. Anni. Doppo lui, regnò Cecolo2, chiamato Saturno Iuniore. Questo, come piace à Solino, e Vergilio, edificò nel Monte Arentino, vicino alli Popoli Gabij, la città di Preneste, hoggi
- ↑ Con lo scopo di convincere il proprio vescovo in merito alla sincerità della sua conversione, il retore pagano Arnobio scrisse nel IV secolo un'opera dal titolo Contra gentes, nel quale si scaglia contro tutti i culti pagani mettendoli in ridicolo.
- ↑ Ceculo, narra Virgilio, fu figlio di Vulcano, e così chiamato perchè trovato in fasce presso alcuni fuochi che gli tolsero la vista.