Pagina:Teotochi - Opere di Canova.djvu/35

Da Wikisource.

13

ufficio si ravvisa per la santa Beneficenza. Semplicemente da un Greco vestito ricoperta, e nuda solo la metà inferiore delle braccia, una fascia a tre giri le ravvolge leggiadramente i capelli, lasciandone uscire nella sommità della testa alquante ciocche oltre modo graziose. In questa eloquente figura lo scultore ad emular giunse il poeta, perchè la più sublime poesia nulla di più affettuoso direbbe, che già detto e scolpito non venisse tosto nel cuor d’ognuno che ammira questa donna di Paradiso. Ha essa già montato il primo gradino, e tiene dolcemente e mestamente alquanto ripiegata la graziosa sua testa verso la terra; ed in terra pure tiene fisi gli occhi, quasi che non osi alzargli, e vedere tanto suo danno. Con bell’atto pietoso ha le mani abbandonate in croce sotto del seno, e porge il braccio diritto ad un povero vecchio cieco, che ricurvo seguendola, nel di lei braccio ospitale ha già passata la mano sinistra con cui tiene la sommità di una ghirlanda di fiori, onde farne offerta alle ceneri di Lei che più non è, mentre con la diritta s’appoggia ad un bastone, ed in quello fa forza per montare il primo gradino che alla tomba conduce. Egli s’avanza con quel passo lento ed incerto ch’è proprio del suo misero stato; e rivolgendo la faccia, sopra cui sta dipinta la dolente anima sua, verso il sepolcro, ove sente inoltrarsi la funerea pompa, par che dica, in lei tutto ho perduto. La interessante fisio-