Pagina:Teotochi - Opere di Canova.djvu/39

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volando da sinistra a destra, e rivolgendo alquanto il dorso volando da sinistra a destra, e rivolgendo alquanto il dorso agli spettatori, tien sollevato il Ritratto vivo e parlante della Principessa formato a medaglione, e circondato da un serpente, simbolo dell’eternità. Questa amabile figura, come appunto la felicità medesima, non puossi adeguatamente descrivere. La leggerezza della sua mossa, il bel carattere della giovinetta sua testa, l’ovale grazioso del sereno suo volto, i suoi vaghi capelli che sopra la testa leggiadramente si annodano, e che poi sciolgonsi all’aria, le mani vezzose, i piedi, e per fino la leggiadra sua veste che in ondeggianti pieghe l’aria volge e rivolge in mille maniere diverse, tutto è del gusto il più scelto, della più felice esecuzione. Dall’opposto lato un vago Genietto lietissimo le porge la palma della gloria alle sue virtù ben dovuta.

Favorita dal Cielo per gli aurei suoi doni sparsi sulla felice tua culla, favorita dal Cielo, pur sei nel tuo sepolcro, o Cristina, ove sì belle e risplendenti stanno le tue Virtù, mercè le quali innamorando altrui, giovar t’è dato pur fino oltre alla tomba: quella tomba, ove le fredde tue ceneri verranno riscaldate mai sempre dalle lagrime dì tenerezza per Te, d’ammirazione per Canova, da chiunque vive divoto d’ogni bell’arte e della più pura virtù.


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