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DANTE ALIGHIERI

47 ii
D
I donne io vidi una gentile schiera

Quest’Ognissanti prossimo passato,
               Ed una ne venia quasi primiera,
               4Seco menando Amor dal destro lato.
          Dagli occhi suoi gettava una lumiera,
               La qual pareva un spirito infiammato:
               E i’ ebbi tanto ardir, che in la sua cera
               8Guardando, vidi un angiol figurato:
          A chi era degno poi dava salute
               Con gli occhi suoi quella benigna e piana,
               11Empiendo il core a ciascun di virtute.
          Credo che in ciel nascesse esta soprana,
               E venne in terra per nostra salute:
               14Dunque beata chi l’è prossimana.


48 iii
O
DOLCI rime che parlando andate

Della Donna gentil che l’altre onora,
               A voi verrà, se non è giunto ancora,
               4Un che direte: ‘Questi è nostro frate.’
          Io vi scongiuro che non lo ascoltiate
               Per quel signor che le donne innamora;
               Che nella sua sentenza non dimora
               8Cosa che amica sia di veritate.
          E se voi foste per le sue parole
               Mosse a venir inver la donna vostra,
               11Non vi arrestate, ma venite a lei:
          Dite: ‘ Madonna, la venuta nostra
               È per raccomandare un che si duole
               14Dicendo: “Ov’e il desio degli occhi miei?” ’


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