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DANTE ALIGHIERI

55 x
E
RA venuta nella mente mia

Quella donna gentil, cui piange Amore,
               Entro quel punto, che lo suo valore
               4Vi trasse a riguardar quel ch'io facía.
          Amor, che nella mente la sentía,
               S’era svegliato nel distrutto core,
               E diceva a’ sospiri: ‘ Andate fuore ’;
               8Per che ciascun dolente sen partía.
          Piangendo usciano fuori del mio petto
               Con una voce, che sovente mena
               11Le lagrime dogliose agli occhi tristi.
          Ma quelli, che n’uscian con maggior pena,
               Venien dicendo: ‘ O nobile intelletto,
               14Oggi fa l’anno che nel ciel salisti.’


56 xi
O
LTRE la spera, che più larga gira,

Passa il sospiro ch’esce del mio core:
               Intelligenza nuova, che l’Amore
               4Piangendo mette in lui, pur su lo tira.
          Quand’egli è giunto là, dov’el desira,
               Vede una donna, che riceve onore,
               E luce sì, che per lo suo splendore
               8Lo peregrino spirito la mira.
          Vedela tal, che, quando il mi ridice,
               Io non lo intendo, sì parla sottile
               11Al cor dolente, che lo fa parlare.
          So io ch’el parla di quella gentile,
               Perocchè spesso ricorda Beatrice,
               14Sicch’io lo intendo ben, donne mie care.


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