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GIUSEPPE PARINI
II magnanimo Alcide,
111Ma quante egli fa prove,
E quanti mostri ancide,
Onde s’innalzi poi
114Al seggio degli eroi?
Altri le altere cune
Lascia, o garzon, che pregi;
117Le superbe fortune
Del vile anco son fregi.
Chi della gloria è vago,
120Sol di virtù sia pago.
Onora, o figlio, il Nume
Che dall’alto ti guarda:
123Ma solo a lui non fume
Incenso o vittim’arda.
È d’uopo, Achille, alzare
126Nell’alma il primo altare.
Giustizia entro al tuo seno
Sieda, e sul labbro il vero;
129E le tue mani siéno
Qual albero straniero,
Onde soavi unguenti
132Stillin sopra le genti
Perchè sì pronti affetti
Nel core il ciel ti pose?
135Questi a ragion commetti,
E tu vedrai gran cose:
Quindi l’alta rettrice
138Somma virtude elice.
Sì bei doni del cielo
No, non celar, garzone,
141Con ipocrito velo
Che alla virtù si oppone.
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