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Pagina:Tignola - Sem Benelli, 1911.djvu/98

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Giuliano

tentando rivoltarsi.

Ma.... questa vostra vita mi umilia.... mi annichilisce....

Duca.

No.... Il tuo carattere!... Da quando hai lasciato il libraio Gonnella, non ne hai fatta una a garbo. Guarda: Incominciasti a tirare un ceffone all’amante della donna che ti piaceva.... E fin lì, pazienza! Anzi! Poi ti sei battuto in duello scagliandoti sull’avversario con un certo furore nervoso che si poteva anche scambiare per coraggio. Eri evidentemente in un periodo di esaltazione, nella febbre che rivela la malattia, e pigliasti una sciabolata con la disinvoltura dell’uomo sorpreso. Il guaio però è venuto poi, quando si trattava di essere uomini, quando i medici tentarono di cucirti la ferita....

Giuliano

interrompendo.

No: volevo curarmela da me....

Duca.

Sì! Dàllo ad intendere a me!... Gli aghi ti facevano paura!... Te la curasti da te, sì; ma con tanto poco coraggio che ora ti deturpa quasi tutto il viso....


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