Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo I, Classici italiani, 1822, I.djvu/600

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LIBRO TERZO 55 I fu il primo , al dir di Svetonio, che intraprese a spiegare Virgilio e gli altri recenti latini poeti (De Ili Grani, c. 16). Essi dicevansi ancora literati o lileratores, col qual nome indica vasi un nomo non già profondamente istruito , ma leggermente tinto nella letteratura (id. c. 5). II nome non era mollo onorevole, e pare che degni di molta stima non fossero la piò parte degli antichi gramatici. Ma col decorso del tempo ottennero maggior fama. Perciocché presero ad siciliano, schiavo prima, e detto di nome Arcagato secondo alcuni, poi fatto libero e di religione giudeo. Suida..che ce ne dà queste notizie , aggiugne ch’ei fu professor d’eloquenza in Roma da’ tempi di Augusto fino a’ quei di Adriano I cosa certo impossibile, se non tenne scuola più di cento anni), e che scrisse più libri, cioè due contro i Frigi. una scelta di voci più eleganti, un confronto tra Demostene e Cicerone, e un altro tra Demostene ed Eschine, e alcuni trattati sulla differenza che passa tra la imitazione attica e l’asiatica, sul carattere di dieci oratori , sulle orazioni genuine e spurie di Demostene , sulle cose che dagli oratori sono state dette o secondo, o contro la verità della storia, e più altre opere; e Suida conchiude dicendo eli’ è da stupirsi che tanto delle cose greche sapesse un giudeo. In molte di queste opere dovea Cecilio trattar del sublime: ma non è molto vantaggiosa l’idea che ce ne dà Longino, perciocchè ei dice che alla dignità dell’argomento mal corrisponde la bassezza dello stile, che non tocca le più importanti quistioni, che pago di dire che cosa sia il sublime, non indica i mezzi opportuni ad ottenerlo. Dionigi Alicarnasseo in una sua lettera a Pompeo fa menzione di un Cecilio suo carissimo (Resp. ad Pompe/i epi-.t). Ma non sappiamo di qual fra questi due ei ragioni. Di Cecilio dice a un di presso le stesse cose l’imperadrice Eudossia nell’opera più altre volte citata (De Villoison Anecd. Graec. Vol. 1 , pag. 26$).