XVIII.
A qual tempo vivesse.
componimento , qual è questa Satira, e qual
sarebbe assai più, se l’avessimo intera? Aggiungasi che il libro che, secondo Tacito, Petronio inviò a Nerone, spiegava i nomi dei complici dei suoi delitti; e nella Satira di cui
parliamo, i nomi son tutti finti. Per queste ragioni che ampiamente si svolgono dal Burmanno, credesi da molti che il Petronio di
Tacito sia diverso dall’autore di questa Satira,
e che questi vivesse a’ tempi di Claudio (9).
XVIII. Nè queste sono le sole sentenze intorno all’età di Petronio. Adriano Valesio pensa
clf ei vivesse a’ tempi degli Antonini (Diss. de
Coena Trimalc. ec.), e accenna insieme che
Arrigo Valesio suo fratello stimava che questo
autore fosse fiorito al tempo medesimo di Gallieno. Non molto diverso è il parere del Bourdelot (praef. ad Petron. ed. Paris. 1677) che
fissa l’età di Petronio non molto innanzi a Costantino , certo assai dopo Severo: del qual
sentimento è ancor Mai-ino Slatilio (Jpolog.
(a) Mi spiace di non aver potuto vedere 1" opera
dell’erudito sig. Ignarra Della Palestra Napoli tana,
in cui, come accenna il sig. Pietro Napoli-Signorelli
(Vicende della Coltura delle Due Sicilie, t. i,p. 190, ec.),
ei conferma l’opinione che Petronio Arbitro fiorisse a’
tempi degli Antonini; e inbllre abbracciando 1"opinion
del Burmanno, che finto sia il nome di questo scrittore per la vergogna eli’ ebbe il vero autore di un sì
licenzioso scritto a farsi conoscere, e osservando alcune
formole e idiotismi napoletani die vi sono sparsi per
entro, ne congettura che, chiunque ne fosse l’autore,
egli o avesse per patria Napoli, o vi fosse lungamente
vissuto.