alla mutazione di clima? Già si è mostrato di
sopra, quanto ciò sia insussistente. Reca in secondo luogo il decadimento seguito dopo la
morte di Augusto. Caligola., dice egli (p.212),
Nerone, Domiziano non facevano cadere il lor
crudele umore sopra uomini dotti. Lucano
il solo letterato distinto, continua egli, che sia
stato ucciso a quel tempo, fu ucciso come cospiratore, non come poeta; dal che egli trae
che non può il decadimento degli studj ascriversi alla crudeltà e al furor di que’ mostri che
a quei tempi regnarono. Ma è egli possibile che
l’ab. du Bos scrivendo tal cosa non siasi almen ricordato di Cremuzio Cordo e di Seneca, costretti l’un da Tiberio, l’altro da Nerone,
a darsi la morte? E Lucano stesso non gittossi
, egli disperatamente tra’ congiurati, perchè Nerone vietato aveagli di pubblicare in avvenire
le sue poesie? E non basta egli scorrere velocemente Svetonio, Tacito e Dione, per vedere
quanti oratori, filosofi, storici e poeti ricevessero da Tiberio, da Caligola, da Nerone, da
Domiziano ingiusta morte? Noi ancora dovrem
tra poco vederlo. Ma essi non furono uccisi
perchè fossero dotti, ma perchè rei di qualche
delitto. E qual tiranno vi è stato mai che abbia condannato a morte alcuno perchè uom
dotto? Ma se ogni parola che da un oratore
si proferisca, ogni verso che scrivasi da un
poeta, si travolge a senso sedizioso e reo,
come facevasi da’ mentovati imperadori, è egli
possibile che gli studj siano con piacere e con
ardor coltivati?
TiRABoscm, Voi. 11. ot