Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo II, Classici italiani, 1823, II.djvu/580

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TERZO 543 dunque e oratori e studio dell’eloquenza, e delle altre scienze che all’eloquenza son necessarie. Aveva finalmente Milano ancora il suo teatro, e ne rimane ancor la memoria nel nome di una chiesa posta, ove esso era anticamente, e detta perciò di S. Vittore al Teatro (V. Giuli ni L 3, p. 48, ec.); e quindi si può probabilmente raccogliere che i poetici studj vi fossero in fiore. E perciò a ragione Ausonio, tra le altre lodi di cui onora questa città, quella ancora accenna del valoroso ingegno de’ cittadini: Fac unda viro rum ingenia (in clar. Urbib. epigr. 5). XII. Le altre città ancora di Lombardia non eran prive, per quanto possiam raccogliere, di scuole e di studj. Il retpre Albuzio Silo quando da Novara sua patria sen venne a Roma, si diè subito a vedere uomo eloquente, come altrove abbiam detto. Avea dunque egli fatti in patria i suoi studj, e avea avuto agio di formarsi quel valoroso declamatore che da Seneca ci vien descritto. In Bergamo ancora abbiam già dimostrato che eravi probabilmente scuola, poichè ivi è una lapida in cui si fa menzione di Pudente gramatico a’ tempi d’Augusto; se pure dir non vogliamo eli’ essa vi sia stata trasportata d’altronde, di che però non vi è motivo a sospettare. Scuole parimenti esser (doveano in Cremona, poichè la Cronaca Eusebiana afferma che Virgilio vi attese agli studj, di che questa città come di suo pregio non ordinario può gloriarsi a ragione. Da una lapida torinese possiam raccogliere che ivi era in fiore lo studio della medicina, e quindi dell’altre scienze che ad essa son necessarie;