Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/496

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QUARTO 4^ 1 più antichi autori, ch’io sappia, a cui questo sentimento si appoggia, sono Ricobaldo da Ferrara, che scriveva al line del xm secolo, n fra Jacopo d’Acqui domenicano, che scriveva 1 anno i3a8 (V. Cai. MSS. Reg. /Ubi. Taurin. t. 3, p. i5o), e perciò posteriori amendae di circa un secolo c mezzo alla morte di Pietro Lombardo; e io perciò non intendo come il Colla abbia potuto chiamar Jacopo autore a lui assai vicino (Museo Novar. p. a55). Ilicobaldo non indica precisamente il luogo in cui nacque, ma ilice solo in territorio No varine (Script. Rer. ital. voi. 9, p. 134)• La più parte però de’ moderni scrittori pensa eh’egli nascesse in una terra del Novarese, detta Nomenogno, intorno alla quale veggasi un’erudita lettera del eh. P. Guido Ferrari (Jnscript. Epist. ec. voi. 2, p. 47)? I Maurini autori della Storia letteraria di Francia hanno congetturato che la patria di Pier Lombardo, detta par meglio fondata che quella dell’Accademico Oscuro, il quale non ha in suo favore che congetture. L’autorità da me prima non avvertita di Tolommeo da Lucca, scrittore nato nel 1236, cioè in tempo in cui non dovea essere ancor perita in quella città la memoria di un uom sì famoso, qual era Pietro, se quella città medesima avesse avuta a sua patria , e che nondimeno dice: Petrus lombardus de Novaria trahens originem (Hist. eccl. l. 20, c. 27; Script. rer. ital. vol. 11, p. 1108), è, a mio parere, una pruova che ha molta forza a combattere 1 opinione clelP Accademico Oscuro, e a rendere ancor più probabile quella de’ Novaresi.

    • Quanto all’opera di Pier Lombardo veggasi l’elogio

di esso inserito ne’ Piemontesi Illustri, ove si osservano i pregi non meno che i difetti della medesima (Li, p. 37, ec.)».