Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo III, Classici italiani, 1823, III.djvu/587

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caduto in tali errori. Ci dica egli dunque di grazia, per qual modo l’accoglienza fatta da Federigo in Torino a’ supposti poeti spagnuoli, e un madrigale da lui composto in lingua provenzale, potè contribuire al coltivamento dei Siciliani? Il sig. D. Pietro Napoli Signorelli ha creduto (Vicende della coltura nelle Due Sicilie, t. 2, p. 237) che l’abate Lampillas e gli autori da lui citati parlino dell’imperador Fedrigo II, di cui potrebbesi ciò affermare con maggior verisimiglianza, se il Fatto fosse vero, Ma essi parlano del primo. Anche il sig. nbate Arteaga ha creduto (Rivoluz. del teatro music, ital t. 1, p. 149. ed. ven.) che la venuta in Italia di Raimondo Berlinghieri o Berengario conte di Provenza e di Barcellona a visitare Federigo I molto contribuisse a spargere il gusto della poesia provenzale in Italia. Ma è certo che a’ tempi di Federigo I non troviamo tra gl’italiani alcun poeta provenzale; e il solo che a quest’età appartiene, è Folchetto di cui qui ragioniamo, il quale non già tra noi, ma in Marsiglia apprese a poetare provenzalmente; e il più antico italiano che poetasse in provenzale è, a mio credere, il marchese Alberto Malaspina, di cui diremo nel tomo seguente, e che solo dopo il 1190 comincia ad essere nominato nelle storie. Non può negarsi però che la poesia provenzale non cominciasse ad essere conosciuta e protetta in Italia poco dopo la metà del secolo XII. Ne abbiam le pruove nella Storia dell’abate Millot, di cui diremo nella nota seguente. Veggiamo in essa che Bernardo di Ventadour diresse a Giovanna d’Este una sua canzone in cui esorta Federigo I a far pentire i Milanesi della lor ribellione (t. 1, p. 35); e in lode della medesima troviamo accennata una canzone di un poeta anonimo , in cui si dice eli’ essa rende pregevole il paese d’Este, di Trcvigi, della Lombardia e della Toscana, e che risiede nel Castello dell" Occasione (r. 3, p. 439, ec.), 5a6 libro V. Se poi gl’Italiani apprendessero a rimare da’ Provenzali, ovver da altri, non è cosa si agevole a stabilire. Converrebbe interrogar que1 medesimi clic prima d’ogni altro usarono della