Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/254

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SECONDO 233 da lui attribuita a Giovanni da Ceccano, poscia più assai corretta data di nuovo alla luce dal Muratori (Script. Rer. ital. vol. 7) sotto il nome di un anonimo, poichè a lui non sembran bastevoli le prove dall’Ughelli addotte per attribuirla al detto autore. Essa giunge sino all’anno 1217, onde è probabile che fosse scritta di questi tempi. Alessandro monaco a’ tempi del pontefice Celestino V scrisse la Storia del suo monastero di S. Bartolommeo di Carpineto, che dall’Ughelli medesimo è stata posta in luce (l. cit.). Un monaco vallombrosano fiorentino di patria, detto Benigno, generale del suo Ordine, e morto l’anno 1236, compose la Storia dell’Ordine stesso stampata l’anno 1500 (Negri Scritt.fiorent.p. 98). Nè io so di altri che in questo secolo si accingessero ad illustrare la storia monastica; e già abbiamo osservato che al nascer de’ nuovi Ordini regolari, come pan e che il mondo a questi si rivolgesse più che agli antichi, così essi parvero meno solleciti di mostrarsi utili al mondo coi loro studi e colle loro fatiche. NXXVHL La storia de’ romani pontefici non fu da alcuno a questi tempi illustrata, o almeno io non ho potuto trovar contezza di chi in tal lavoro si esercitasse. Veggo sol nominarsi presso il Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 3, p. 147)? e presso alcuni autori da lui citati, Guglielmo da Gattatico parmigiano vice cancelliere della Chiesa romana, morto l’anno 1256, di cui dicono che scrisse le Vite de’ romani pontefici fino ad Innocenzo IV. Ma essi non ci additano su qual fondamento essi l’affermano, nè ove or conservinsi tali Vite; e i moderni eruditi