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322 LIBRO astrologo. Ciò però avvenne singolarmente, dacchè Cecco d1 Ascoli e Pietro d’Abano ebbero a questa frivola scienza conciliato gran nome, cioè al principio del secolo susseguente. Così descritto in breve lo stato in cui era la medicina di questi tempi, passiamo a ragionare di quelli che in essa si renderon più illustri; e cominciam da coloro che fiorirono in Bologna, seguendo le traccie del diligentissimo P. Sarti. VIIJ. Molti egli ne annovera , che vissero o al fine del XII secolo, o nel XIII (ib. p. 439, ec.); ma io lasciando in disparte quelli de’ quali null’altro quasi sappiamo se non che furono medici, mi restringerò a parlare d’alcuni pochi che ottennero maggior nome. Il primo a cui dal comun di Bologna fosse assegnato stipendio, fu, come abbiam detto, Ugo da Lucca, che era, come pruova il P. Sarti (ib. p. 444)? della famiglia de’ Borgognoni. Lo stesso autore ha pubblicato lo stromento perciò rogato l’anno 1214 (pars 2, p. 146), in cui contengonsi i patti co’ quali Ugo si obbliga a servire la detta comunità, da cui dovea in ricompensa ricevere un capitale di 600 lire bolognesi. Fra essi è degno d’osservazione quello che riguarda le malattie di que’ del contado; perciocchè nelle altre malattie ordinarie ei dovea servirli senza esigere ricompensi; ma in occasione di grave ferita, o di osso rotto, o slogato, trattine i poveri, a’ quali dovea prestare gratuitamente l’opera sua, da que’ di condizione mediocre poteva esigere un carro di legna; da’ ricchi poteva esigere venti soldi, o un carro di fieno. Egli era tenuto ancora ad accompagnare, ove