Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/35

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Vili. Carlo d Angiò occupa quel regno: Rodolfo dello in:perudore. 14 LIBRO Frattanto Corrado figliuolo di Federigo II, e da lui fatto già eleggere re di Germania, passò in Italia fanno 1201 per difendere il regno di Sicilia, in cui molte città eransi contro di lui sollevate. Manfredi figliuol naturale di Federigo, e principe adorno di pregi non ordinarii, come altrove vedremo, governava quelle provincie in nome del suo fratello Corrado, e seppe destramente impedire che la sollevazione non si stendesse tropp oltre. Corrado giuntovi ridusse alla sua ubbidienza quasi tutto quel regno; ma insieme ingelosito del potere e della grazia di cui godea Manfredi, privollo quasi interamente di ogni autorità, senza che però Manfredi ne mostrasse risentimento di sorte alcuna. Corrado morì nel fiore di sua età fanno an.1254, lasciando erede di quel regno il suo figliuol Corradino fanciullo di due soli anni; e l’anno stesso morì il pontefice Innocenzo IV che invano avea finallora usato ogni sforzo per toglier quelle provincie a Corrado. Manfredi ad istanza de’ grandi assunse la reggenza del regno e la tutela di Corradino, e in pochi anni tutte si soggettò le città e le provincie del regno di qua e di là dal Faro; e l'anno ia58 sparsa o per artifizio o per errore la falsa voce che Corradino trasportato in Germania era morto, fecesi solennemente incoronare re di Sicilia, e pochi anni dopo diede sua figliuola Costanza per moglie a Pietro figliuol di Jacopo re d’Aragona. Vili. I romani pontefici Alessandro IV e Urbano IV non aveano mai voluto riconoscer Manfredi re di Sicilia; e perchè le lor forze non eran bastevoli a privarlo del regno, Urbano