Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/429

Da Wikisource.

4o8 LIBRO senza però ricevere dagli scolari della città e del contado di Modena stipendio alcuno; a dare l’opportuno consiglio al podestà e agli anziani della città, quando ne fosse richiesto, e a procurare con ogni mezzo che si conservasse in Modena lo studio che allor vi fioriva; e all’incontro la comunità di Modena promette di pagare a Guido 2250 lire modenesi, 1000 delle quali fossero pienamente in arbitrio dello stesso Guido, le altre si dovesser da lui impiegare in comperar beni nella città, o nel distretto di Modena. Ma questo contratto, e tutti i giuramenti con cui fu confermato, non bastarono a trattener Guido; e l’anno 1264 troviamo ch’egli era in Padova (Facciol. Fasti Gymn. patav. pars 1, p. 9), e l’anno 1266 in Bologna (Sarti, l. cit.); ove ancora però ei si trattenne assai poco; perciocchè l’anno 1268 egli era al seguito di Carlo I re di Napoli; e Riccobaldo ferrarese racconta Script. Rer. ital. vol. 9, p. i "iq) che quando il misero Corradino cadde nelle mani di Carlo, questi volle da’ giureconsulti sapere s’ei meritasse pena di morte; e Guido apertamente rispose che no. Due anni dopo ei fu da’ Reggiani invitato a tenere scuola nella loro città; e il conte Niccola Taccoli ha pubblicato il contratto (Mem. di Reggio, t. 1, p. 373) che perciò fu stipulato a’ 22 di maggio l’anno 1270, in cui Guido si obbliga, come avea fatto co’ Modenesi, ad abitare per sempre in Reggio, e a non andarsene mai altrove; e la comunità di Reggio gli assegna perciò la proprietà di alcuni fondi; e vi si aggiugne, che quando Guido volesse andare o a Mantova, o alla corte del re