Pagina:Tiraboschi - Storia della letteratura italiana, Tomo IV, Classici italiani, 1823, IV.djvu/441

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XXIX. Froffistri «Iella «lessa scicn/.i in Napoli, ^30 ’ LIBRO scrittori più antichi. Aggiungasi qui per ultimo Geremia da Montagnone, il quale benchè non sappiasi che tenesse scuola di giurisprudenzaj vedendosi però distinto col titol di giudice, si dee creder che in questa scienza fosse ben istruito. Di lui però non abbiamo che un’opera appartenente a filosofia morale, e intitolata in alcuni codici Compcnttium Moralittm Notabili firn, in altri Epitome Sapientiae, che è stata stampata in Venezia l’anno 1505. Ei morì l’anno 1300, e ancor se ne vede il sepolcro in Padova nel cimiterio del magnifico tempio di S. Antonio. Di lui veggansi, oltre più altri, il Papadopoli (Hist. Gymn. patav. t. 2. p. 6) e il Fabricio (Bibl. med. et inf. Latin, t. 3,p. 245), il quale però altrove (ib. t. 5, p. 60) ha confuso questo scrittore col poeta Montenaro da Padova, di cui a suo luogo ragioneremo. NX1X. L’università di Napoli ancora ebbe a que’ tempi non pochi dotti giureconsulti. Tali furono Andrea da Barletta, che dal Giannone (Stor, di Nap. l. 16, c. 4) si dice Andrea Bo1 ielle», 0 di cui alcuni antichi giureconsulti citati da Marco Mantova (Epit Viror. illustr. edit. cum Pancir. p. 443) fan grandi elogi, e narrano che fu avvocato fiscale a’ tempi di Federigo II. Ma il P. Sarti, il quale crede con probabile congettura ch’egli fosse qualche tempo ancora in Bologna (pars 1, p. 193). pruova eh1 ei visse a’ tempi de’ figliuoli del grande Accorso , e perciò dopo il regno di Federigo. Abbiamo ancora alle stampe i Comenti sulle leggi longobardiche da lui scritti. In Napoli furono parimente e Pietro Ibernese e Roberto di